Il carnevale brasiliano
Il carnevale brasiliano
Contrariamente a quanto si può immaginare, il Carnevale brasiliano ha origini squisitamente europee. In base alle ricerche condotte dalla sociologa Maria Isaura Pereira de Queiros, i primi festeggiamenti carnevaleschi in Brasile, risalenti all’inizio dell’epoca coloniale, derivano dalla combinazione delle usanze tradizionali portoghesi con l’uso delle maschere italiane. La componente africana venne introdotta molto più tardi, verso l’inizio del XX secolo, conferendo al carnevale brasiliano la sua forma definitiva, unica e peculiare. Fu quindi grazie alla colonizzazione portoghese che nel 1641 il carnevale approdò in Brasile, nella città di Rio de Janeiro.
Le origini
Il termine entrudo, con il quale veniva indicato originariamente il carnevale portoghese, deriva dal latino introitus e significa “entrata” o “inizio”: esso designa la ricorrenza che precede l’inizio della Quaresima. In origine la tradizione dell’entrudo, sia portoghese che brasiliana, era molto distante dai riti carnevaleschi dell’Italia rinascimentale: si trattava infatti di una festa di strada, spesso segnata da una connotazione violenta, nella quale non mancavano atti di abuso e di crudeltà. A quei tempi la ricorrenza veniva festeggiata con il lancio reciproco di uova, arance, farina o avanzi di cucina tra schiavi neri, mentre le famiglie bianche partecipavano divertite allo spettacolo, gettando secchiate di acqua sporca addosso agli schiavi stessi, ad esprimere quasi un atto di trasgressione nei confronti dell’estremo rigore moralista della famiglia patriarcale. In Brasile il Carnevale sbarcò proprio nella forma del selvaggio e violento entrudo. Negli anni, sull’onda del dissenso suscitato da questa manifestazione primitiva, i festeggiamenti carnevaleschi iniziarono ad acquisire una foggia più civile, grazie soprattutto alla sostituzione delle grossolane sostanze lanciate con altre meno sgradevoli, come ad esempio i limoes de cheiro, piccole palle di cera piene di acqua profumata, oppure con del vino gettato direttamente dai fiaschi. Più tardi vennero introdotti, tra gli oggetti lanciati durante i festeggiamenti, la serpentina (stella filante) di origine francese ed i confetes (coriandoli) di origine spagnola, entrambi giunti in Brasile nel 1892. Il lança-perfume (lancia profumo) di origine francese, un liquido profumato imbottigliato in recipienti di vetro o di metallo, fece la sua comparsa in Brasile nel 1903: si trattava di una delle cosiddette “armi”, il cui utilizzo sarebbe divenuto sempre più popolare durante le sfilate carnevalesche.
Inizialmente il carnevale non possedeva una tradizione musicale propria che lo rappresentasse, ma i ritmi e le melodie che accompagnavano i festeggiamenti erano semplicemente frutto dell’improvvisazione. Solo più tardi, nella prima metà del XIX secolo, il carnevale acquisterà un taglio musicale peculiare e raffinato, grazie all’introduzione dei balli in maschera di origine europea. L’arte del travestimento si affermò nel 1834, con l’importazione delle maschere francesi: realizzate in cera elaborata o in carta, queste maschere raffiguravano soprattutto espressioni e smorfie caratteristiche dei volti degli animali.
Il carnevale brasiliano
Contrariamente a quanto si può immaginare, il Carnevale brasiliano ha origini squisitamente europee.