Economia e società in Brasile

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I punti forti dell’economia brasiliana ruotano intorno alla capillare urbanizzazione, cresciuta grazie anche al rafforzamento delle industrie e all’estrazione di materie prime, come diamanti, petrolio, ferro ed acciaio, di cui il Brasile è uno dei principali produttori al mondo. Di importanza strategica è anche l’agricoltura, ben organizzata e sviluppata soprattutto lungo gli altopiani e le distese affacciate sull’Atlantico: il 10% del PIL brasiliano è frutto del lavoro della terra. Il Paese è il primo produttore ed esportatore al mondo di caffè, ed il secondo per quanto riguarda la soia, ma è importante anche la produzione di canna da zucchero, agrumi, tabacco e cacao.

Importante è anche l’allevamento di bovini e la pesca. Il turismo si è affermato ultimamente come preziosa fonte economica, galvanizzato dalla colorata e frizzante cultura verdeoro, da sempre conosciuta nel mondo per la sua allegria ed freschezza. Il popolo brasiliano è stato fortemente influenzato dalla cultura portoghese, e tuttavia è riuscito a rendere le sue tradizioni e la sua cultura particolarmente originali, grazie anche agli innesti musicali, tradizionali ed artistici dei tanti popoli, principalmente europei, che sono immigrati in Brasile. Nel Paese c’è ancora un discreto numero di tribù di indios, che vivono, lontane dal chiasso e dalla tecnologia delle metropoli, nelle foreste, sebbene quest’ultime stiano velocemente scomparendo a causa della devastante opera di deforestazione. Quasi il 30% della popolazione brasiliana, nonostante il livello generale di benessere, vive sotto la soglia di povertà, abitando nelle fatiscenti favelas ai margini delle grandi città; qui, sono molti i bambini analfabeti, denutriti ed instradati nelle organizzazioni criminali. Tuttavia, il Paese è in forte via di sviluppo, e sono in atto severe misure economiche e sociali per arginare il dramma della povertà.